NEW YORK ... NEW YORK
di Monia Canavari
18 – 25 marzo 2012
18/03 - SIAMO A NEW YORK!!!!!
Finalmente siamo arrivati....
Volo tranquillo, formalità doganali rapide, e subito taxi per l'hotel (60$)
Qui sono le 20:30 ma con -5 di fuso, siamo in piedi quasi da 18 ore...
E nonostante questo, appena saliamo in camera, la vista spettacolare sul Chrysler Building e sull'Empire ci spinge ad uscire un po' lo stesso.
Ci dirigiamo verso l'Empire, 20 minuti di passeggiata per il centro, poi verso Times Square, in cerca di qualcosa da mangiare, e ci fermiamo in un piccolo pub irlandese veramente carino (Pig’N’Whistle), musica dal vivo, cena e una buona birra.
A 22 ore dalla sveglia, la stanchezza si fa sentire, è ora di rientrare.
19/03
Colazione da Starbucks, col solito cappuccino bollente, poi prendiamo la metro alla Grand Central Station e via verso South Street Seaport.
Il ponte di Brooklin è bellissimo proprio come sulle cartoline.
Entriamo al Pier 17, il posto è carino ma è un centro commerciale con un sacco di roba turistica.
Da qui ci avviamo lungo l'Esplanade per l'imbarco del traghetto per Ellis e Liberty Island ma vista la coda chilometrica proseguiamo in direzione del World Financial Center.
Ci fermiamo a pranzo lungo l'Esplanade alla Merchant River House dove mangiamo l'hamburger più buono che io abbia mai assaggiato, perfetto.
Dalla vetrata del Winter Garden di possono osservare i lavori in corso su Ground Zero.
Andiamo a ritirare i pass che abbiamo prenotato per l'ingresso al 9/11 Memorial e ci avviamo verso il sito.
Fa un certo effetto vedere i lavori di ricostruzione e tutta l'area e pensare a quante persone hanno perso la vita lì.
Da qui, ci spostiamo a Chinatown, girovaghiamo un po' nel quartiere, tutto sommato non è un gran che, se si ha poco tempo da trascorrere in città, si può tranquillamente farne a meno.
Taxi poi cena da Nobu Next Door: i tempura che abbiamo mangiato erano strepitosi ma 52$ per il sakè decisamente troppi.
Da li ci facciamo una lunga passeggiata verso il Blue Note passando per il Greenwich Village e al locale ci godiamo uno spettacolo veramente bello, poi via col taxi per l'hotel.
20/03
Colazione poi partenza per la Public Library: enorme, con un quantitativo di libri impressionante, arrivano al piano con i montacarichi.
Dietro la Public Library c'è Bryant Park, uno dei tanti piccoli parchi in mezzo a grattacieli altissimi, tutti perfettamente curati.
Da qui ci avviamo sulla 5th Avenue, e la cattedrale di St. Patrick, pur molto grande, sembra così piccola, stretta tra i grattacieli, ma appena entriamo rivela subito le reali dimensioni, in fondo è la più grande degli Stati Uniti.
Proseguiamo lungo la 5th per un po' di shopping fino ad arrivare all'angolo di Central Park con il meraviglioso cubo di vetro dell'Apple Store. Impossibile non entrare anche da FAO Schwarz, un mondo di giocattoli con tanto di maghi all'interno.
Da qui torniamo indietro sempre sulla 5th per salire al Top of the Rock, all'ultimo piano del Rockfeller Center, dove facciamo i romantici aspettando il tramonto e le prime luci che a poco a poco si accendono. La vista è spettacolare, soprattutto al 70* piano, che è senza parapetto di vetro e offre una vista a 360' su tutta New York.
Scendiamo, e in pochi passi siamo a Times Square, illuminata a giorno dai cartelloni luminosi e con un viavai di gente a tutte le ore. Ci infiliamo in un Irish pub per una Guinness e qualcosa da mangiare, e finiamo qui la giornata.
21/03
Solita colazione da Starbucks, poi dritti al MoMa. Camminando per le sale ci passa sotto gli occhi il meglio dell'arte moderna concentrata in poche sale: Van Gogh, Mirò, Dalì, Chagall, Liechtenstein, Jasper Johns, Klimt.... Impossibile dirli tutti, e infatti ci restiamo anche oltre il previsto.
Usciti dal MoMa, una corsa in metro e siamo a Soho, pranziamo poi girovaghiamo un po'. Il quartiere è molto carino, gente giovane, negozi più particolari rispetto alle grandi catene del centro per l'abbigliamento, e il meglio del design per l'arredo lo abbiamo visto qui, uno su tutti il negozio dei mosaici SICIS con delle vetrine strepitose, e all'interno un enorme murale di mosaico raffigurante il landscape di New York.
Rientriamo in hotel per una rapida doccia, poi andiamo al Greenwich Village. Cena al Groove, ottima la New York strip e anche la musica, anche se un po' assordante.
Dopo cena passeggiamo un po' per il quartiere fino ad arrivare al Terra Blues, dove entriamo attirati dalla musica che si sente da fuori e che promette bene. Promesse completamente mantenute, visto che ci restiamo fino all'una, poi via col taxi a dormire.
22/03
Appena svegli c'è una nebbia tale che non si distingue neanche la sagoma del Chrysler Building, ma oggi è il giorno della Statua della Libertà e di Central Park e confidiamo nelle previsioni meteo secondo cui alle 10 non ci sarà più nebbia.
Saltiamo la colazione da Starbucks per arrivare presto all'imbarco della Circle Line Cruise al Pier 83, ma la colazione offerta dal bar del porto ce ne fa subito pentire un po'… pazienza…
Imbarco alle 9:30, e man mano che passa il tempo (la partenza è alle 10) la nebbia sembra diradarsi, ma alla partenza però non è ancora del tutto sparita.
La navigazione lungo l'Hudson offre una prospettiva diversa dal solito dello skyline di Manhattan, ma il meglio arriva man mano che la Statua della Libertà inizia ad emergere tra la nebbia.
Quando ci arriviamo davanti è veramente emozionante e il non vederla del tutto nitida soprattutto alla base, aggiunge un tocco insolito che la rende ancora più speciale.
Al rientro, prendiamo un taxi per Central Park South e affittiamo le bici per girare nel parco, durata prevista 3 ore.
Il parco è una meraviglia della natura al centro di Manhattan, con laghi, laghetti, tanti percorsi solo pedonali e dei punti in cui non di vede neanche uno dei grattacieli che lo circondano.
Ci fermiamo a pranzo al primo laghetto poi proseguiamo il giro senza fretta con un'altra sosta dall'altra parte del parco un po' prima di rientrare e tanti stop and go lungo il percorso per fotografare le stupende magnolie che incontriamo, alberi, laghi, prati, ma soprattutto degli scoiattoli assolutamente fiduciosi verso i frequentatori del parco e soprattutto verso di me, che mi avvicino con la fotocamera in mano,
Alla fine sforiamo di quasi un'ora e mezza e ci fanno pagare solo 5$ in più per il ritardo.
Prendiamo un altro taxi per fare una passeggiata sulla High Line, partendo dall'ingresso sulla 17th, vicino a Chelsea Park. La High Line è un tratto di una vecchia ferrovia sopraelevata che è stato ristrutturato in un lungo giardino dove si può camminare, prendere il sole, e rilassarsi.
Scendiamo poco dopo lo Standard Hotel, e proprio qui sotto ci fermiamo per una birra e un pretzel in un locale veramente carino e pieno di gente, il Biergarten. Siamo nel Meatpacking District, qui è pieno di gente e locali alla moda, tutti pieni anche di pomeriggio. Proseguiamo la passeggiata verso Chelsea, passando davanti al famoso Chelsea Hotel, ancora molto d'effetto con la sua facciata rosso scuro.
Troviamo anche il tempo per un servizio da un barbiere del posto e per scegliere un cappello nel negozio vicino.
Ci dirigiamo poi verso il Madison Square Garden, con l'intenzione di prendere i biglietti per una partita di basket dei Knicks o di Hockey, ma il costo di quelli rimasti è quasi proibitivo (215$ a persona!).
Il cielo è ancora sereno e senza nebbia, e ne approfittiamo per salire sull'Empire State Building. La vista sulle luci della città è emozionante e ne godiamo il più possibile, finché la stanchezza non si fa sentire.
23/03
Questa mattina saltiamo la colazione da Starbucks ed optiamo per il salato, proviamo uno dei Made Today Gone Today, la catena che distribuisce agli homeless tutto il cibo invenduto della giornata. Il sandwich pomodori, pesto e mozzarella è veramente buonissimo, così come la spremuta di pompelmo.
Prima visita della giornata è la Morgan Library, un piccolo gioiello sottovalutato dai consueti percorsi turistici.
Appassionato di libri, J. P. Morgan ha acquistato nella sua vita libri e manoscritti rari, da 3 copie delle bibbie di Gutemberg a spartiti di Mozart. La collezione comprende anche manoscritti moderni come gli spartiti di Bob Dylan ma purtroppo solo una parte di questo patrimonio è esposta stabilmente, mentre il resto è esporto in mostre periodiche.
Proseguendo sulla strada, incontriamo il Madison Square Park, altro bel parco con annessi scoiattoli. Ai lati del parco, la torre del Metropolitan Life Insurance, costruita sul modello del campanile di San Marco, e soprattutto il Flatiron Building, dall'inconfondibile forma triangolare. Proseguiamo fino a Union Square, poi prendiamo un taxi per andare da Macy's e fare un po' di shopping nel negozio più grande del mondo: bello ma mi aspettavo di meglio… La Rinascente di Milano Duomo è molto più piccola ma decisamente più bella.
La sera torniamo al Greenwich Village per cenare e ascoltare un po' di musica al Cornelia Street Café.
24/03
Torniamo da Starbucks per la colazione, poi andiamo al Metropolitan, la giornata è interamente dedicata alla sua visita. È sicuramente uno dei più bei musei che ho mai visto, e ci vorrebbe una settimana per visitarlo tutto. In una giornata bisogna necessariamente scegliere, e cercare di non soffermarsi troppo sui tanti capolavori che si incontrano. La parte Egizia è meravigliosa, così come quella dell'America precolombiana, e la galleria d'arte moderna espone capolavori di Van Gogh, Monet, Gaugin, Guttuso, Klee e tanti altri.
Usciamo dal museo e rientriamo in hotel per riposarci un po', poi andiamo a cena in un locale del Meatpacking District e al Village Underground nel Greenwich Village per un po' di musica live dopo cena.
25/03
Ultimo giorno purtroppo, e ultima colazione, oggi da Le Pain Quotidien, con un pain au chocolat e un cioccolato belga entrambi buonissimi.
Prima tappa, il Museo di Storia Naturale, proprio quello del film "Una notte al museo", con i dinosauri, la balena, gli ecosistemi perfettamente ricostruiti, e una grandissima sezione di una sequoia di oltre mille anni. È bello, molto scenografico, ma secondo me da vedere solo se avanza un po' di tempo.
Il Guggenheim invece, merita assolutamente la visita, sia per l'architettura della costruzione, sia per l'esposizione dei quadri di Kandinsky nella sala a lui riservata, e l'altra sala dedicata all'arte moderna con Picasso, Monet, Mirò e tanti altri.
Un ultimo hot dog fuori dal museo, poi taxi per recuperare i bagagli in hotel e via verso l'aeroporto.